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mercoledì 27 marzo 2013

Il sussurro degli alberi di Tiziano Fratus

Venerdì 29 marzo alla libreria "La città del sole" di Bussoleno ci sarà la presentazione del libro di Tiziano Fratus; avendo letto il commento a dir poco entusiasta di Paola sul suo blog, non possiamo che riproporvelo!






Il 29 marzo, alla libreria "La città del sole" di Bussoleno, presenterò questo volumetto, recente fatica letteraria di Tiziano Fratus. Il post su questo blog non vuole essere un promemoria ma un respiro di meraviglia. Dopo aver letto il libro non potevo non scriverne. Mi ha colpito molto e attendo con grande curiosità il momento in cui potrò confrontarmi con l'autore.

Chi mi conosce sa che le mie letture, pur eterogenee, si orientano raramente su libri che descrivono paesaggi. Mi piace viverlo il paesaggio, respirarlo, sentirlo sotto i polpastrelli delle dita. Sentirlo raccontare, in genere, mi entusiasma meno. Tuttavia, questo piccolo volume si legge tutto d'un fiato. In certi passaggi si può persino provare la sensazione forte, profonda e piacevole del contatto con gli alberi pur essendo chiusi nella propria stanza.

«Credo che la schiavitù dell'uomo nei confronti del tempo sia una delle cause della crisi perenne che attraversa l'epoca moderna - scrive Fratus - vincolati come siamo, individualmente e socialmente, a produrre, ad arricchirci, a ottenere successo, quel successo che crediamo alla nostra portata e che diamo per scontato gli altri vogliano da (o per) noi, per poterci ammirare, rispettare, e magari, al fondo, amare».

Sarà per questi incisi, per queste riflessioni e per questo mettersi delicatamente in discussione, al confronto - e al cospetto - di alberi millenari che trovo così piacevoli queste pagine. Per alcuni, queste pagine potranno essere appunti di viaggio; per altri un modo per conoscere un aspetto diverso del proprio Paese - ma non solo - e per altri ancora, un modo per guardare da un altro punto di vista la storia. Dal punto di vista di chi può osservare i secoli come fossero attimi - in una staticità solo apparente - vivendoli e subendoli al tempo stesso.

Per me, questo piccolo volume è stato un interessante viaggio dentro me stessa, accompagnato dal frusciare delle fronde e da quel fresco meraviglioso che ti avvolge all'ombra di quelle stesse fronde in una calda e assolata giornata in montagna.

da  Valchirie (http://paolameinardi.blogspot.it/)

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