e ci parla dei suoi libri.
Da Milano a New York, infine alla solitudine di una baita a 2000 mt in Val d'Aosta, con due unici vicini di casa e un cane.
Da Rigoni Stern a Krakauer, riflessioni sulla solitudine, su come i libri (di altri) possano cambiarci la vita, sull'imparare - e riuscire - a stare da soli, sulla montagna e sui montanari.
"... ma a trenta avevo quasi dimenticato com'era stare solo in un bosco, o immergermi nudo in un torrente, o correre sul filo di una cresta dopo cui c'è soltanto cielo. Quelle cose le avevo fatte ed erano i miei ricordi più felici. Il giovane uomo urbano che ero diventato mi sembrava l'esatto contrario di quel ragazzo selvatico, così nacque in me il desiderio di andare a cercarlo. Non era tanto bisogno di partire, quanto di tornare; non di scoprire una parte sconosciuta di me quanto di ritrovarne una antica e profonda, che sentivo di aver perduto."
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