"Considero preziosi i due giorni trascorsi a Bussoleno e in Val Clarea. Non si è parlato soltanto di libri, ma di cosa significhi oggi essere umani. Le persone in Val di Susa resistono, si confrontano, si interrogano se sia possibile o meno modificare i propri immaginari per orientarli verso nuovi modelli sociali. Mi hanno fatto riscoprire il piacere dello stare insieme costruendo significati. Ho visto gente di ogni età parlare senza cellulari perennemente in mano. Il movimento No Tav è straordinario. Invito chiunque lo critichi a trascorrere un po' di tempo in Val di Susa, a parlare con la gente, cercando di capire cos'è davvero la Tav e chi sono i No Tav. Ma soprattutto, cercando di capire quale posizione si vuole davvero prendere in questa parte di Storia che ci riguarda tutti. Anche se si pensa che non sia così".
ancora alcune foto sulle presentazioni e letture di sabato pomeriggio a Bussoleno
fotografie di Valerio Colombaroli
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