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lunedì 2 dicembre 2013

DIRITTO ALLA RESISTENZA - LA VALLE NON SI ARRESTA

Bussoleno 7 dicembre Teatro Don Bunino  dalle h. 10.00 
La criminalizzazione in atto contro il movimento notav è una strategia giocata su più fronti, che nel suo agire in maniera coordinata tra le parti assume molteplici aspetti e rivela la volontà di abbattere una resistenza popolare che da oltre vent’anni si batte, con metodo e condivisione, contro un’opera imposta con la forza.
La storia del movimento notav è cristallina, così come lo è la sua lotta, fatta da momenti di partecipazione elevatissima che costituiscono la forza reale di una comunità che si è trasformata, in movimento, passo dopo passo.
Una delle caratteristiche preponderanti degli ultimi anni di azione del movimento è rappresentata da una ricerca continua nel portare avanti le proprie istanze, praticando il conflitto e costruendo sempre maggior consenso attorno a sè.
Pratiche liberanti come quelle delle Libere Repubbliche sono oggi nel mirino della magistratura, così come la resistenza legittima che il popolo notav compie contro un cantiere e un apparato militare che più passa il tempo e più appaiono un corpo estraneo ad un territorio e alla sua popolazione.
Oggi ci sono più soldati in Valsusa che in Afganistan, sintomo che la lotta del popolo valsusino fa paura al potere delle lobby del Tav, che sempre più sono sinonimo di Stato.
Nell’ultimo periodo i reati contestati ai notav sono cresciuti di qualità arrivando ad indagare alcuni giovani per terrorismo ed eversione.
Il movimento, imbattibile politicamente, lo vorrebbero sconfitto nei tribunali e sulle pagine dei giornali, mettendo in atto una strategia articolata e battezzata da figure illustri di entrambi i campi.
Nonostante questo, il movimento notav non si arrende e prosegue il cammino della lotta popolare con determinazione, affermando nel momento in cui è sotto attacco, il proprio Diritto alla Resistenza, vivendolo, praticandolo, organizzandolo.
Il nostro e quello dei movimenti sociali è un diritto che non ha giurisprudenza, ma è in essere nelle lotte e nei movimenti che si battono per cambiare radicalmente l’esistente.
Di questo discuteremo il 7 dicembre, smontando pezzo per pezzo la strategia di criminalizzazione e repressione nei confronti del movimento notav, affermando ancora una volta il nostro Diritto alla Resistenza.

Programma
mattino ore 10.00  tavola rotonda
 -la risposta giudiziaria e repressiva: misure cautelari, fogli di via, il concorso di persone nel reato, il salto di qualità dell’estate 2013, la nuova categoria interpretativa del terrorismo
Rel. Avv Claudio Novaro
-Il ruolo dei media  nel conflitto: Noi non chiediamo ai media di essere razionali, noi li rendiamo razionali. Le loro parole, i loro obiettivi, i loro perché.
Rel Maurizio Pagliassotti – giornalista
-Alta velocità nel diritto ‘No Tav’: confronto fra tempi e risorse contro e pro No Tav; l’Operazione Hunter; l’uso dei gas lacrimogeni.
Rel avv. Stefano Bertone
-Conflitto sociale e magistratura: i processi in corso in altre città italiane, il reato di devastazione e saccheggio, i reati associativi.
Rel Avv. Simonetta Crisci 
-La militarizzazione del territorio valsusino e le conseguenze sulla vita delle persone: la libertà di circolazione.
Rel. avv Emanuele D’Amico
-Il diritto di resistenza nelle lotte e nelle costituzioni in America Latina.
Rel. Maria Teresa Messidoro
- Libertà d’espressione: segnali preoccupanti in rete
Rel. Carola Frediani, giornalista 
Pranzo h 13.00 
h.14 Proiezione inedita di Fermarci è impossibile
Il racconto in immagini, dentro il movimento, degli ultimi tre anni di lotta No tav in Valsusa, dal periodo dei sondaggi del 2010 alle ultime iniziative dell’estate 2013
a cura di: Centro Sociale Askatasuna – Comitato di Lotta Popolare
A seguire assemblea con interventi di:
- Ordine pubblico e conflitto sociale: il processo per devastazione e saccheggio dopo il G8 di Genova 2001
rel. Campagna 10×100
-Presentazione della campagna “Se non con Marta quando? Se toccano una toccano tutte“
rel. Movimento notav Pisa
 
- Malapolizia – Un’inchiesta-verità sugli abusi di polizia in Italia.
 Rel. Adriano Chiarelli
-Autodifesa digitale: gli smartphone
rel. InfoFreeFlow (Bologna) e Cyber Resistance (Milano)
- Oltre il 15 Ottobre 2011: la libertà di movimento ai tempi dell’austerity.
Rel L.o.a Acrobax/Supporto legale 15 Ottobre

-Noi saremo tutto  ” La tortura è di stato! Rompiamo il silenzio “
Rel. Collettivo Militant
-Campagna Amnistia Sociale – Osservatorio sulla Repressione.
Rel. Italo Di Sabato
A cura del Movimento NOTAV
Supportato da Mutuo Soccorso Bandito



da www.notav.info


"Quando i pubblici poteri violino le libertà fondamentali ed i diritti garantiti dalla costituzione, la resistenza all’oppressione è diritto e dovere del cittadino”.  (proposta di Giuseppe Dossetti, democristiano, per l'art. 50 della Costituzione italiana, 1946)

Per leggere tutto l'interessante contributo di Giorgio Giannini, ricercatore e storico, cliccare sul link: Il Diritto di Resistenza nella Costituzione Italiana