In attesa del nuovo evento del 17 e 18 novembre, organizzato dalle Donne NoTav, ecco il manifesto dell'iniziativa.
DonneInMovimento
No Tav e Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Aggredire deriva dal latino e significa assalire con violenza e all'improvviso. Sorelle, madri, figlie, bambine. Troppe donne, troppo spesso, sono aggredite dentro e fuori la famiglia, stuprate, usate, schiacciate, cancellate dalla brutalità maschile. Sono ben novantotto le donne, vittime di violenza, uccise da inizio anno in Italia. Quasi una ogni due giorni.
In valle di Susa, come in qualsiasi luogo della terra, noi donne abbiamo il dovere di denunciare e lottare contro questa violenza maschile.
In valle di Susa, ci troviamo anche nella necessità di lottare contro la violenza dello Stato e delle mafie nei confronti della terra. Vogliono imporci la devastazione del territorio con un'opera dannosa per la salute, per l'ambiente e che ipoteca il nostro presente ma anche il futuro di tutte le figlie e tutti i figli dell'avvenire.
Per questo, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne vorremmo che tutte le donne valsusine si sentissero coinvolte nel dar vita a una due giorni di eventi a tutto tondo, che indicativamente si potrebbe svolgere nel fine settimana del 17 novembre. L'idea è quella di coinvolgere attrici, artiste, artigiane, hobbiste, intellettuali, scrittrici, fotografe e tutte coloro che hanno idee e voglia di proporre, per creare non soltanto una giornata da vivere con la comunità tutta, all'aperto, ma anche una serie di eventi di approfondimento sul tema della violenza contro le donne e contro la terra.
Il fine settimana si concluderebbe con una passeggiata in val Clarea per rendersi conto con i propri occhi di quello che la violenza delle lobby economiche è in grado di masticare e distruggere.
Chiediamo a tutte le donne che hanno un'eco più grande, grazie ai successi personali ottenuti nel corso degli anni, di condividere questo nostro manifesto e di aderire – anche solo formalmente nell'impossibilità dell'essere presenti di persona – affinché la voce delle donne della valle di Susa possa essere ascoltata, discussa, condivisa.
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