“Senza trucco: le donne del vino naturale”
di Giulia Graglia
docufilm della regista e sommelier nata a Torino nel 1975.
Quattro produttrici di vino naturale raccontano la propria vita e il proprio lavoro di madri, contadine e imprenditrici, ognuna ripresa in una stagione diversa e in un differente periodo dei lavori annuali in vigna o in cantina.
Donne per nulla simili tra loro, ma accomunate da una stessa passione e da uno stesso legame con il loro territorio d’origine. Lontano dalla visione bucolica e idealizzante del mondo agricolo che spesso caratterizza le descrizioni di queste realtà, il risultato è una serie di ritratti realizzati grazie a un vero e proprio pedinamento della macchina da presa che segue le protagoniste nella loro quotidianità, registrandone gesti, volti e parole.
(da www.cinemaitaliano.info)
Le quattro donne sono Dora Forsoni nei Poderi Sanguineto a Montepulciano in Toscana, Nicoletta Bocca a San Fereolo (Dogliani) in Piemonte, Elisabetta Foradori nella Piana Rotaliana in Trentino e Arianna Occhipinti a Vittoria nel Ragusano.
Di questo documentario ci sono piaciute ovviamente le immagini, ma molto anche i suoni, i rumori e i silenzi, che ne sono una parte essenziale. Pur poetico ed emotivamente coinvolgente, non è per nulla patinato, a differenza di altri che abbiamo visto sul soggetto "vino". E' piuttosto il ritratto, placido e asciutto, del rigore etico di quattro contadine moderne, durante quattro stagioni di lavoro, e che ci ha lasciato il dubbio se sia un film più sul vino o più sulle donne...
Dopo si è discusso con Nicoletta Bocca, presente alla proiezione, di vita, di lavoro, di terra, di scelte, di impegno e di passione per tutto questo.
Riportiamo quanto Nicoletta ha scritto sulla sua pagina Facebook in relazione alla serata:
Ieri una gran bella serata a Condove al Valsusa Filmfest. Con Chiara Sasso, Eleonora Ponte, Valentina Peracino e Maurizio si è parlato di quel modo diverso che hanno le donne di essere libere e di fare Resistenza. Che poi alla fine è lo stesso, se la sensibilità degli uomini è grande come quella di Maurizio. Le ragazze della Valsusa mi hanno raccontato come la Tav sia stata solo un volano iniziale che ha permesso di liberare un'energia incredibile e trasformare la valle in un luogo in cui le intelligenze e le competenze sono state messe sul tavolo della comunità per arrivare a pensare in modo diverso la velocità della vita, il valore dell'acqua e della terra, del tempo e del lavoro. Cenando assieme, dopo la proiezione, ho respirato quell'aria che c'era a casa di mio padre agli inizi degli anni Settanta, quando capivi che non contava nulla quello che avevi ma come usavi la tua testa e come stavi con gli altri. Quella sensazione impareggiabile di essere artefice della tua vita, una vita fatta con gli altri, in cui le scelte di impegno sono la vera libertà. Grazie Valsusa.
Dal suo sito riportiamo le qualità che secondo Nicoletta, un cliente affezionato può cercare in un vino: durata nel tempo, tenuta a bottiglia aperta, consistenza ed eleganza, verità.
Qualità che sarebbe bello trovare non solo nel vino, ma in molto, molto altro....
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